domenica 26 dicembre 2010

La teoria del Karma - argomentazione ed esperienze

La mia famiglia è cattolica. Anch'io lo ero da piccola, ma mi sono incominciata a fare molte domande, così a 12 non ho fatto la cresima. Il fatto ero che ero sempre stata profondamente atea. Non credevo in un entità divina, astratta, di cui si narravano opere delle quali non si hanno prove.
Un insieme di cose, tra cui una professoressa di religione che ci obbligava a studiare la Bibbia e il compatimento da parte di alcuni credenti, hanno fatto crescere in me un profondo odio per la religione, che vedevo come un' invenzione degli uomini grazie alla quale erano successe solo tragedie, e in più era anche una prova di debolezza e di dipendenza dell'umanità, perchè senza di essa non riuscivano a vivere.
Però non pensavo che il destino delle persone fosse dovuto al caso.
Ma, nonostante questo, non credevo in Dio, e non riuscivo a spiegarmi questa mia idea del destino delle persone.
Quest'anno scolastico, ho incominciato a guardare un telefilm su Italia uno tutti i giorni alle 14.30, My Name Is Earl. Earl, appunto, è un uomo che dopo aver vissuto i suoi 30 anni nel peccato, decide di mettere la testa a posto, scrivendo una lista di tutte le sue cattive azioni a cui decide di rimediare con buone azioni nei confronti delle persone alle quali ha in qualche modo danneggiato la vita. 
Oltre ad essere un telefilm davvero divertente, mi ha fatto riflettere sulla lista che Earl chiama "il suo karma". 
Mi sono davvero interessata questo 'Karma'. 


Karma significa ''atto'', ed è una teoria di alcune religioni orientali che si basa sul fatto che ogni individuo ha un suo karma, ovvero un'equilibrio con le altre persone e con gli avvenimenti della sua vita che può essere sia positivo, sia negativo. La positività o la negatività del suo karma dipende solo ed esclusivamente dal lui e dalle sue azioni, che sono guidate dall'intenzione, che è fondamentale. Questo riporta al fatto che, se si ottengono sorti negative, dipende solo da noi, perchè ne abbiamo commesse altre altrettanto negative - vale altrettanto con quelle positive. La teoria del Karma parla anche della reincarnazione, che è anche a mio parere, una teoria più discutibile. 
Ma, a parte questa, mi sono davvero legata al Karma perché non è, come nel cristianesimo, un solo Dio, un' unica entità nella quale credere e, sopratutto, essere devoti - la cosa che mi infastidiva di più - in quanto creati. Dicevo, il Karma, non è un'entità, ma un'equilibrio, qualcosa che noi creiamo ogni istante della nostra esistenza, e che dipende esculusivamente da noi. Ora credo fermamente in questa teoria perchè più razionale e logica rispetto alle altre, e sopratutto perchè da una spiegazione all'ingiustizia nel mondo - cioè perchè questa 'ingiustizia' deriva da altre azioni negative compiute da persone... Perchè io mi sono chiesta, Se questo Dio in cui tutti credono, è, come dicono, un dio buono e giusto, allora perchè non siamo esseri perfetti, perchè non c'è una pace assoluta nel mondo? Conosco persone credenti (e di sicuro ne conoscerete anche voi) che, in seguito a questo ragionamento, hanno perso la fede. 


Nel post precedente parlavo di praticare buone azioni, e, mentre scrivevo, mi riferivo ad un passaggio che ho letto nel libro "Le leggi del Karma" di Goswami Kriyananda, (che vi consiglio di leggere se la mia argomentazione vi ha incuriosito) che vi riporto qua sotto.


 "...se pratichiamo l'altruismo, il karma negativo dell'umanità non avrà il potere di modellare il nostro destino, e l'avarizia e la bramosia non potranno far altro che cessare. Svaniranno anche la rabbia e l'odio. Sviluppando la saggezza, si dissolverà l'ignoraza: non è complicato da capire, dal momento che tutti i destini negativi sono ben radicati nell'avidità, nell'invidia e nell'odio, e che l'odio e l'invidia, a loro volta, sono causati dall'avidità, la quale affonda le sua radici nell'ignoranza, ossia il fatto di aver dimenticato il nostro vero Sè."


Se tutti affidassimo le nostre azioni e, sopratutto, le nostre intenzioni, a questa citazione, sono sicura che a questo mondo si starebbe decisamente meglio.


Shanti!

2 commenti:

  1. La fede, intesa come accettazione di un dogma senza porre domanda alcuna non credo sia possibile da parte di un essere umano capace di intendere e volere al pieno della propria capacità di discernere il vero dal falso.. Credo però che il tuo distinguo dall'aspetto della reincarnazione (parte fondamentale della dottrina del karma) non ti permetta di dire "abbraccio la teoria del karma" ma pouttosto "ne condivido alcuni aspett". Detto questo è giusto e bello che tu ti possa avvicinare ad altre culture e anzi, ti invito a continuare a leggerle e studiarle... E quando trovi ciò che ti soddisfa, pratica, ma non ti far mai prendere dall'entusiasmo, e mantieni vigile la tua capacità di criticarne ogni aspetto.
    In giro si vedono crescere religioni di tutti i tipi e colori, e credo che neanche questo sia un bene. Credo che appena l'uomo aggiunge regole, storie e dogmi all'esperienza del divino ne distorca l'essenza e non trasmetti più l'esperienza provata. Non è forse vero che le religioni sono state spesso usate per guidare le popolazioni attraverso i vari momenti della storia secondo il volere dei loro capi "spirituali"?

    le-opinioni-di-frank.blogspot.com

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  2. Concordo perfettamente con l'ultima frase che hai detto: in passato molto spesso la religione è stata utilizzata a vantaggio di alcune persone che avevano il potere, e le conseguenze si sono ritorte inevitabilmente sul popolo.
    Riguardo la reincarnazione, non è vero che non ci credo, ma è quella parte del karma a cui mi affido di meno, in quanto penso più al presente - la mia vita.
    Mi viene più naturale credere alle altre teorie del karma, alle quali mi affido ciecamente, mentre, riguardo alla reincarnazione penso: certo, può essere! ma non si sa mai...

    Grazie mille per i commenti e la tua attenzione :)

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